La famiglia De Michelis è molto nota alle cronache politiche, ministeriali, editoriali, “culturali” (progetto MGM), turistiche (Valtour) e di costume (discoteche e donne nude in cielo ingabbiate) persino, da non aver meritato mai molto spazio nel ns. sito, per quanto questo cerchi di rappresentare con poche pennellate la situazione di degrado morale della borghesia che si riversa con demagogia e arrogante violenza ogni giorno sulle tasche e sul sangue dei lavoratori e dei cittadini.

Ma oggi sul Corriere della sera si è passato il segno.

La recensione di Cesare De Michelis, fratello dell’ex ministro alle partecipazioni statali Gianni De Michelis, ed editore veneziano, della utile ristampa del libro di Paul Ginsborg, “Daniele Manin e la rivoluzione veneziana del 1848-1849”, per i tipi di Einaudi, è marcata da una sottile paura.

La paura tipicamente borghese nella Rivoluzione e nella scesa in campo del Popolo.

Non è il nostro caso.

Pochi sanno che Vladimiro Dorigo, era discendente in linea di bisnonna, di un decorato di quel Governo Provvisorio, certo un Governo ben più meritevole di successo di quanto non siano quelli di questa “Repubblica” che è fondata su una bellissima Costituzione, ma che la applica solo sulla carta.

Bene quindi a questa ristampa, e per una volta freghiamocene, giovani di oggi, e impariamo a fregarcene, delle recensioni delle teste pensanti della borghesia.

Leggiamo quindi, ma i libri, che qualcosa impareremo.

Paolo Dorigo

9-1-2008