Caso Dorigo, appello di papà Wladimiro

la Nuova di Venezia — 18 novembre 2004   pagina 22   sezione: NAZIONALE

 Oramai pesa solo trenta chili. Ma il veneziano Paolo Dorigo - dal carcere di Spoleto - persevera nello sciopero della fame che lo sta uccidendo. Ieri, dai microfoni del Tgr Veneto, il padre Wladimiro Dorigo (noto medievalista) ha voluto lanciare il suo appello. Una richiesta ferma e accorata al governo italiano, più volte richiamato ufficialmente dal Comitato ministeriale del Consiglio europeo e dal Comitato per i diritti dell’uomo ad adempiere ad una precisa sentenza della Corte europea, che ha dichiarato ingiusto il processo che nel 1993 condannò Dorigo a 13 anni di carcere, per partecipazione a banda armata, in seguito ad un attentato alla base Nato di Aviano rivendicato dalle Br. Attentato per il quale Dorigo si proclama innocente: fu condannato sulla base della testimonianza di un pentito, che la difesa non ha mai potuto interrogare.  «Più volte, tanto più in questi ultimi giorni», spiega il padre, «gli ho detto che cessi di fare questa protesta, con la quale distrugge solo se stesso, perché ci sono scarsissime possibilità di ascolto da parte di chi può e deve intervenire».  Il giudizio dello studioso è fermo: il governo italiano non ha rispettato un preciso ordine dell’Unione europea*.  «Paolo soffre da alcuni anni per una forma di tortura psicologica artificialmente indotta», scandisce le parole Wladimiro Dorigo al microfono della Rai, «da cinque anni il governo italiano non ascolta le reiterate richieste del Comitato ministeriale del Consiglio Europeo per rifare il processo che portò alla condanna di Paolo nel 1993 e che è stato giudicato dalla Corte europea non giusto. Paolo non vuole che venga avanzata richiesta di grazia: vuole solo giustizia».  Per ottenere il rispetto della senztenza europea, Paolo Dorigo è giunto ormai al 54º giorno di sciopero della fame: il 44enne veneziano è detenuto nel carcere di Spoleto. Oramai ha quasi scontato tutta la sua condanna: per un processo che secondo l’Europa andava rifatto almeno cinque anni fa. (r.d.r.)

 

* è in quell'anno 2004 una deformazione classica dei media, quella di definire UE il Consiglio d'Europa. Un errore marchiano, fatto deliberatamente per coprire chissà che cosa.